Religioni in Svizzera

Voce principale: Svizzera.
L'abbazia territoriale di Einsiedeln, fondata nel 934, è oggi il principale santuario mariano della Svizzera.
Il Grossmünster, l'antico duomo di Zurigo punto di partenza della Riforma zwingliana in Svizzera.
La sinagoga di Basilea, eretta nel 1805 dalla locale comunità ebraica.
La moschea di Wangen bei Olten, edificata nel 2009 dalla comunità turca.
Il tempio indù Sri Sivasubramaniar di Adliswil, nel Canton Zurigo.
Il tempio buddhista Wat Srinagarindravararam a Gretzenbach, nel Canton Soletta.

Il cristianesimo è la religione maggiormente seguita in Svizzera. Fin dal XVI secolo i cristiani svizzeri si sono divisi tra la Chiesa cattolica e le Chiese riformate.

A livello federale la Svizzera non ha una religione di Stato, tuttavia la maggior parte dei cantoni riconosce sia la Chiesa cattolica sia la Chiesa riformata svizzera come Chiese cantonali (ted. Landeskirchen, fr. Eglises nationales) sulle cui disposizioni vengono decretate le festività.[1] Queste due Chiese vengono finanziate attraverso le tasse di culto, pagate esclusivamente dagli aderenti.[2] Un certo numero di cantoni riconosce anche la Chiesa cattolica cristiana svizzera, denominazione vetero-cattolica nata da uno scisma con Roma in seguito al Concilio Vaticano I. La ripartizione confessionale non ricalca quella linguistica[nota 1] e coincide ormai solo parzialmente con la suddivisione cantonale.[3]


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